Il Circo



L'insegna "Lidia Togni" compare, nel panorama circense italiano, nel 1971, ma in realtà le radici della storia di questo circo affondano a circa vent'anni prima.
Siamo agli inizi degli anni cinquanta, quando Riccardo Canestrelli (nato a Villa San Giovanni nelle Calabrie il 23 ottobre del 1931) conosce Lidia Togni, figlia di Ugo.
Quest'ultimo, insieme ai fratelli Ferdinando ed Ercole, aveva fondato e gestito il "Circo Nazionale Togni", complesso che aveva agito fino al 1951 e, successivamente, per una breve parentesi, nel 1953.
Dopo la divisione della famiglia i tre fratelli avevano dato origine a tre distinti circhi. Ugo, con i figli Cesare e Oscar, fondò il "Massimo Circo Togni". E' in questo complesso che si afferma la notorietà di Riccardo Canestrelli come grande domatore di leoni. Nel 1957, a Roma, Riccardo e Lidia si uniscono in matrimonio in una cerimonia che, come da tradizione, si svolge sotto il tendone. Nel frattempo cresce la popolarità di Riccardo al quale il settimanale “La Domenica del Corriere” dedica una copertina mentre si fa radere la barba dal barbiere Tino Conte nella grande gabbia dei leoni. Dal matrimonio di Riccardo e Lidia sono nati tre figli: Davide, Liviana e Vinicio.

Agli inizi degli anni sessanta Riccardo e Lidia aprono un proprio circo, il "Royal", che in breve tempo diventa un vero e proprio "kolossal", un circo a tre piste, ribattezzato "Royal Americano", uno dei più importanti complessi italiani dell'epoca. Dopo alterne vicende, nel 1971, Riccardo abbandona l'insegna "Royal" per adottare, quella di "Lidia Togni". Il circo agisce con successo prevalentemente nell'Italia centrale, fino al 1973 quando Riccardo muore prematuramente.

La famiglia di Lidia, dopo la scomparsa di Riccardo, riprende l'attività al circo di Cesare Togni per trasferirsi, nel 1976, in Francia presso importanti circhi: "Bouglione", "Cirque d'Hiver" e "Amar".

Nel 1980, Lidia e i suoi figli rientrano in Italia dove decidono di riaprire un proprio circo. Ed è così che nel 1983 "rinasce" il "Lidia Togni".
La conduzione del complesso, che agisce prevalentemente nell'Italia Meridionale, è affidata a Davide coadiuvato dalla sorella Livia, mentre la direzione artistica è affidata a Vinicio, specializzato nell'addestramento dei cavalli. Gli anni novanta rappresentano una svolta per il circo Lidia Togni con l'arrivo di un nuovo chapiteaux a sei antenne color avorio, la presentazione dello show su due piste, ma soprattutto il modo di "fare circo", anche sotto il profilo commerciale. In breve tempo il circo si afferma con i suoi spettacoli in tutt'Italia.

Sul finire degli anni novanta nuova rivoluzione con l'adozione di una nuova tensostruttura e l'inizio di grandi produzioni come "lo spettacolo brasiliano" e il "circo sul ghiaccio". Il circo non si sposta più su strada, ma su ferrovia e raggiunge agevolmente le città di tutta Italia.
Nel 2005 il tour in Albania con grande successo di pubblico. A metà anni duemila il ritorno degli spostamenti su strada e alla pista tradizionale con produzioni sempre di grande qualità artistica. Nel 2012 una produzione, intraprende una tournée in Tunisia mentre Vinicio assume la guida del circo Lidia Togni coadiuvato dalla sorella Livia. Vinicio punta subito a consolidare quello che oggi è diventato un vero e proprio marchio di qualità nell'ambito degli spettacoli italiani e a creare una forte fidelizzazione con il pubblico. Sono anche gli anni della comunicazione sul web ed in particolare attraverso i "social" e il Lidia Togni è il primo circo italiano ad essere presente su Facebook.
Le produzioni sono sempre di grande qualità e questo accresce il prestigio del Lidia Togni (definito il "Top Class") che è presente, con la partecipazione di Vinicio (con cavalli e grandi felini), nelle più importanti manifestazioni del settore come il Festival Internazionale d'Italia città di Latina (di cui è sponsor-partner) e Festival del Circo di Montecarlo. L'obiettivo, ieri come oggi, è quello di offrire al pubblico italiano produzioni circensi innovative e spettacolari.